La nomina del Garante per la tutela degli animali approderà finalmente in Consiglio comunale grazie all’emendamento da me proposto e divenuto parte integrante delle linee programmatiche del Sindaco”.
È la precisazione targata Stefano Veraldi che mette i puntini sulle i per dare a Cesare quel che è di Cesare con un emendamento che ha prodotto la svolta.
Sullo sfondo una battaglia lunga anni che – per Veraldi “non può essere cancellata con un colpo di spugna”.
La precisazione del consigliere comunale di Azione, in effetti, deriva anche dal “sacrosanto diritto che i tanti animalisti, le associazioni del capoluogo di regione hanno di veder riconosciuto il proprio impegno”.
Con le dovute puntualizzazioni, dunque, Veraldi plaude all’istituzione del garante per la tutela degli animali che appare imminente e sfrutta l’occasione anche per ribadire come l’emendamento prevedesse pure la realizzazione di un’oasi canina e di un’oasi felina comunale, ubicate in zone di facile accesso anche ai cittadini, al fine di favorire le adozioni dei randagi accalappiati o ritrovati, che ad oggi però non ha visto alcuno sforzo da parte di un amministrazione comunale che forse non la ritiene una priorità.
D’altronde cosa aspettarsi dopo l’evidenza di una gestione carnevalesca della struttura di San Floro che invece avrebbe urgente bisogno di una gestione trasparente.
I cuccioli hanno bisogno di cure veterinarie e attenzioni prima di essere dati in adozione. La struttura, solo grazie alle associazioni e ai volontari, ha provveduto in questi anni a numerose adozioni, anche di cani anziani, con un notevole risparmio per l’Amministrazione comunale.
Oggi, però, non è più possibile continuare senza una gestione chiara e corretta delle risorse e non è accettabile avere trasferimenti presso il canile di Torre Melissa per negligenze di gestione.
A mente, i verbali ASP degli ultimi tre anni che abbiamo sempre denunciato anche nell’assise comunale dimostravano che la struttura non osserva compiutamente le più elementari norme di protezione e di benessere animale e le tante le diverse irregolarità rispetto al DCA 67/2018.
Veraldi – fa inoltre notare – la necessità di favorire l’istituzione delle colonie feline, già indicate nel regolamento per la tutela degli animali approvato a ottobre del 2021, avvalendosi dell’impegno dei volontari presenti sul territorio che hanno già provveduto a depositare ad oggi oltre 50 censimenti di colonie già trasmessi all’Asp per l’iscrizione presso l’anagrafe canina”.
E non finisce qui perché Veraldi “rimette al centro del futuro dibattito pure l’avvio dell’ufficio U.T.A. e del rilascio dei tesserini di riconoscimento alle volontarie ed infine della sterilizzazione di cani e gatti randagi, che dopo questi passaggi non potrà più trovare il muro dell’Asp che poi non avrà più scuse per ovviare al rispetto delle norme vigenti.
L’obiettivo è quello di contenere il fenomeno del randagismo, come pure la contestuale attivazione, in sinergia con il servizio veterinario dell’Asp, di un pronto soccorso per gli animali randagi che il capoluogo non può non avere e la messa in rete di un sito web dedicato al quale tutti possano attingere per ottenere la modulistica necessaria per formalizzare le richieste di affido”.
Infine, Veraldi esprime un doveroso ringraziamento al Presidente del Consiglio Avv. Gianmichele Bosco per aver condiviso questo percorso che oggi finalmente inizierà a vedere la luce.
