FENOMENO SCHLEIN – Veraldi: “Aria nuova, non è solo effetto-donna”

La nuova linea del Partito Democratico attraverso gli occhi e la mente di un acuto osservatore per anni protagonista politico

Una carriera politica di livello, iniziata nella Prima repubblica da democristiano e poi continuata nel centrosinistra durante i passaggi tra i simboli di Margherita, Democrazia è Libertà, L’Ulivo. In Calabria è stato in prima linea per decenni, per mesi anche presidente della Regione. Nella sua Catanzaro (lui è nato a Soveria Simeri nel 1941) l’avvocato Donato ‘Nanà’ Veraldi ha costituito punto di riferimento della vita politica e professionale. Da senatore del centrosinistra per 2 legislature è stato membro e poi segretario della commissione d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata e per 5 anni componente di quella Lavori Pubblici. Un ‘saggio’ del pensiero democratico fondamentale almeno quanto lo sono i colleghi meno attempati.

Senatore, può essere Elly Schlein la chiave per una svolta decisiva del partito?

“Credo che nell’aria ci sia una sinfonia nuova e una speranza antica: abbiamo riconquistato le prime pagine dei quotidiani nazionali, aperto circoli da tempo chiusi, i talk show della Tv fanno a gara per avere ospite la nuova segretaria Schlein. Effetto donna? Anche. Ma non c’è dubbio che da tempo non ascoltavamo “ritornelli” che nessuno cantava più: lavoro ai giovani, rinnovamento, e la speranza di dare vita ad un partito di centro, come auspicava Aldo Moro, che guardi a sinistra”.

Quali ruoli possono giocare i suoi ex antagonisti nella corsa alla segreteria?

“Bonaccini e gli altri gli altri due concorrenti alle primarie, con un grande atto di generosità, hanno deciso di concorrere al rinnovamento e al ringiovanimento del Partito. “Tempi nuovi si annunciano”, bisogna restituire al PD il respiro profondo di quando ognuno di noi si sentiva protagonista ed insieme capace di volantinaggio, ridando la parola a chi voce non ha. Tutti assieme siamo forza, disperdendoci in mille rivoli siamo una debolezza”

Oltre che una autentica opposizione alla Meloni ed al suo governo quali sono le linee che dovrebbe perseguire per far rinascere il grande partito della sinistra italiana?

“L’opposizione è la cartina al tornasole di un partito che vive la stagione della precarietà amministrativa ed è il sale della democrazia. Basta non ricorrere alle vecchie frasi stantie che non hanno anima e non riescono a scuotere le coscienze. Corrado Alvaro diceva che il calabrese vuole parlato. Sicuramente è pure testa dura , ma non è testa vuota”

A Catanzaro ci sono le condizioni per unificare le varie anime ?

“La città capoluogo di regione, dopo anni di ‘quaresima’, ha ritrovato lo slancio giusto per guidare il Comune; l’ unità del partito e le alleanze giuste ci hanno portato al raggiungimento di questo risultato. Dopo le ovvie scaramucce congressuali siamo stati i primi a fare l’esame del dato elettorale e non ci siamo intrattenuti su chi avesse perso o vinto e perché, ma sul numero e la qualità dei partecipanti al voto, circa 1.300 persone. È un punto d’onore al quale bisogna tenere fede. Tutti uniti come solo i liberi e forti sanno”

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