Il confronto è arrivato, vivo e diretto, “oltre la tela”. Gli spazi della filiale Banca Montepaone di Piazza Matteotti, a Catanzaro, hanno ospitato il talk “Oltre la tela – Uomini in dialogo contro la violenza”, promosso dalla Fondazione Banca Montepaone e dalla Fidapa di Catanzaro. Un appuntamento pensato per riflettere sul ruolo maschile nella prevenzione della violenza di genere: non dichiarazioni di principio, ma responsabilità, cultura del rispetto e assunzione di un impegno pubblico. A fare gli onori di casa è stato Giovanni Caridi, presidente della Fondazione, affiancato da Annarita Palaia, guida della Fidapa cittadina. I saluti istituzionali hanno visto la presenza del sottosegretario all’Interno Wanda Ferro e dell’assessore comunale alla Cultura Donatella Monteverdi. Poi la parola è passata ai rappresentanti delle istituzioni del capoluogo di regione: il prefetto Castrese De Rosa, il questore Giuseppe Linares e il comandante provinciale dei Carabinieri Giovanni Pellegrino. Interventi diversi, ma un filo comune: la violenza non è un destino, e la risposta istituzionale non può limitarsi alla repressione. Serve prevenzione, serve educazione, serve soprattutto un’assunzione di responsabilità da parte degli uomini, spesso assenti dalla narrazione pubblica sul tema se non come “controparte” del dramma. A rafforzare questa prospettiva è arrivata la testimonianza del CUAV – Centro per Uomini Autori di Violenza, rappresentato dalla presidente Isolina Mantelli. Una voce che ha raccontato il lavoro quotidiano di rieducazione e consapevolezza rivolto a chi ha già varcato la soglia del gesto violento. Una dimensione necessaria, perché – è stato ribadito – senza intervenire sul comportamento maschile ogni strategia di prevenzione resta monca.

Il dialogo si è intrecciato con l’arte, coerentemente con la filosofia della Fondazione, che da tempo usa linguaggi creativi come motore di sensibilizzazione. Nell’occasione è stata inaugurata la mostra temporanea di Sonia Bellezza, curata dallo storico dell’arte Giuseppe Giglio. Tele dense, simboliche, attraversate dalla forza e dalla fragilità del femminile: opere che invitano – proprio come il titolo dell’evento – ad andare “oltre”, a guardare nelle pieghe non raccontate dei rapporti di potere e delle storie delle donne.

Il presidente Caridi ha ricordato le iniziative messe in campo dalla banca a tutela delle donne vittime di violenza. All’interno delle filiali, infatti, sono state collocate cassette rosse, volutamente non immediatamente visibili, dove chi vive situazioni difficili può lasciare una richiesta d’aiuto in modo anonimo. Da quei messaggi, già in alcuni casi, è nato un percorso di supporto in collaborazione con le autorità competenti. Inoltre per le donne che chiedono sostegno dopo episodi di abusi, la banca attiva immediatamente un conto corrente anche in assenza dei requisiti ordinari, riconoscendo che la violenza economica è spesso parte integrante del maltrattamento. Nei casi più delicati, inoltre, viene disposta la sospensione delle rate dei mutui e degli interessi.