Astensione dal lavoro con presidio pubblico: l'Assemblea permanente di lotta ha inscenato una manifestazione di piazza a Catanzaro per protestare contro la finanziaria del governo definita di guerra.

“Genocidio continuo”

Commodari

«Siamo qui – ha detto Pino Commodari di Potere al Popolo, una delle sigle aderenti – per sostenere la lunga battaglia del popolo palestinese che ricordiamo ancora oggi nonostante il teatrino internazionale che dice che lì c'è pace non è vero. Siamo qui per dire che non è vero perché lì in Palestina e in Cisgiordania il genocidio sta continuando nel silenzio assoluto delle potenze occidentali che sono compici». 

“Filo rosso Calabria-Palestina”

Gullà

«Siamo contro la nuova legge finanziaria – ha ribattuto Claudia Gullà di Per Gaza-Catanzaro – al fianco di USB dei lavoratori e delle lavoratrici e anche del popolo palestinese come sempre perché riconosciamo il filo rosso che lega la Calabria, l'Italia, la Palestina e tutti i popoli oppressi nel mondo. Questo filo rosso è la politica colonialista e capitalista che vede territori, persone e corpi come luoghi da sfruttare e non come invece da sviluppare.

"Aumenti ridicoli”

Sacco

«E’ una finanziaria che non stanzia le risorse per quelle lì che sono le vere priorità del Paese – ha detto Vittorio Sacco di USB Calabria -cioè sanità, scuola, istruzione, lotta al caro affitti, lotta al caro vita. Adesso stanno arrivando le prime buste paga dei primi contratti che si sono firmati, praticamente neanche un caffè al giorno di aumento, queste sono le promesse che aveva fatto il governo di tutelare il personale sanitario, promesse che non sono state mantenute. Invece vediamo che nella finanziaria si trovano le risorse necessarie per finanziare la guerra, è il terzo sciopero in meno di un mese che stiamo andando a proclamare e non era scontato che riuscissimo ad avere questi risultati». 

“Tutti in Sicilia”

«Siamo tutti pronti per partecipare domani a Messina al grande corte contro il Ponte sullo Stretto – aggiunge Gullà – perchè siamo sempre stati contro non solo questa struttura ma contro ogni opera che non porti vero sviluppo al territorio, che non si occupi delle persone ma solo di arricchire le tasche di chi è già ricco».