Nato in Puglia ma cresciuto in Calabria, il seguitissimo content creator e star del web si prepara alla prima data del tour “Quasi famoso” prevista al Teatro Comunale del capoluogo calabrese il 29 dicembre prossimo
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Francesco Posa è una vera rivelazione comica nel panorama dei content creator italiani. La sua ironia, in un contesto sociale spesso difficile, rappresenta un elemento di autentico e prezioso intrattenimento per i suoi follower.
Nato nel 1998 e originario della Puglia, Posa si è trasferito a Catanzaro con la famiglia nel 2001, crescendo e studiando nel quartiere Lido, al liceo "E. Fermi". Ha coltivato il suo interesse per lo spettacolo fin da giovane, debuttando sul web con i primi sketch comici già nel 2010.
Da quel momento, la sua carriera digitale è stata in continua ascesa, affermandosi rapidamente come uno dei volti più noti sui social media italiani. I suoi contenuti, distribuiti su piattaforme come YouTube, Facebook, Instagram e TikTok, raggiungono quotidianamente milioni di utenti.
In vista del prossimo tour, dal titolo "Quasi famoso" che prenderà il via il 29 dicembre dal Teatro Comunale di Catanzaro, abbiamo avuto l'opportunità di intervistarlo.
Ciao Francesco, non ti chiedo di spoilerare tutto: ma puoi raccontarci cosa deve attendersi il pubblico dal tuo spettacolo "Quasi famoso"?
«Ciao, è uno spettacolo decisamente insignificante, colmo di pressappochismo e momenti inutilmente surreali e ha come obiettivo aumentare il mio ego, swagare in compagnia e arricchirmi (parlo di denaro non di crescita personale). Se non fossi così bello si noterebbe molto di più la mediocrità di questo show. Menomale».
Come mai hai voluto dare questo nome al tour? I numeri sostengono che tu sia già famoso, popolarissimo.
«Purtroppo quando sono, volente o nolente, in mezzo agli altri influencers a Milano sono sempre il meno famoso e l’unico ancora in regime forfettario».
Il tuo tour partirà da Catanzaro. Coincidenza o scelta voluta tenuto conto del tuo attaccamento alla città?
«Ho molto pressato i ricchi impresari dello show business che si occupano del mio tour per fare una data in Calabria. La fortuna ho voluto che fosse Catanzaro e ne sono molto felice perché il 70% dei paganti saranno miei amici e parenti (NESSUNO entrerà gratis perché qui bisogna sborsare la fantomatica pila), ma ripeterò sempre che ogni calabrese, dalla punta più remota di Villa San Giovanni all’estremo nord di Cosenza, rappresenta per me il mio core business principale. NO CONFINI NO BARRIERE TUTTI AMICI (PAGANTI)».
Dicembre, tempo di bilanci. Che anno è stato per te sotto il profilo professionale?
«Ho fatto le mie datine per le città incontrando la gente che mi trusta, fatto belle grattate con questa cosa dell’influencer marketing (si può sempre fare di più per la roba del forfettario poc’anzi citata) e ho partecipato a bei progetti che vedranno la luce l’anno prossimo. Quindi credo bene. (Faccio sempre un po’ fatica a dirmi “bravo” ma questo va detto alla psicologa e capito perché ma voi non c’entrate niente è una cosa mia)».
Che augurio senti di rivolgere per il nuovo anno ai catanzaresi e ai calabresi che ti seguono con particolare affetto?
«Vi ringrazio della stima e dell’eventuale denaro datomi, augurandovi ogni bene a voi e in famiglia. Grazie anche a voi dell’intervista perché aumenta spropositatamente il mio ego».


