Autobotti in città questa mattina per il rifornimento. Scuole chiuse e disservizi in diversi quartieri: «Ringraziamo le vecchie e le attuali amministrazioni che si prodigano per risolvere il problema» dice ironicamente un catanzarese
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«Chi ha una attività nel centro storico è abituato. Per noi è quasi la normalità non avere l’acqua». Così il titolare di una attività commerciale di Catanzaro commenta l’ennesimo guasto sulla condotta idrica che da due giorni ha lasciato interi quartieri della città nell’emergenza. Il Comune ha disposto la chiusura di molti istituti scolastici e l’attivazione del servizio di autobotti per il rifornimento ai cittadini.
In piazza Matteotti già da questa mattina i catanzaresi hanno iniziato ad accorrere per fare rifornimenti. Contrarietà soprattutto tra i titolari di attività commerciali. «Siamo nel 2025 ma siamo ancora costretti a questi disservizi. In centro storico non possiamo lavorare a causa della mancanza d’acqua. Tra un paio d’ore sarò costretto a chiudere l’attività. Si parla di investimenti e di investire nel centro storico ma poi questi sono i risultati: io tra due ore finisco l’acqua e devo chiudere l’attività. Ci fanno anche passare la voglia di lavorare».
Il commerciante va via dopo aver fatto rifornimento d’acqua e aggiunge: «Siamo costretti a dare un disservizio ai pochi clienti questa mattina in giro in centro. Dobbiamo dare il caffè nel bicchiere di carta, non fare utilizzare il bagno e poi pensano pure che siamo noi a non voler fornire il servizio».
«Ringraziamo le vecchie amministrazioni e quelle attuali che si prodigano per risolvere il problema delle condutture, mai aggiustate negli ultimi 70 anni» aggiunge un cittadino. «Se qualcuno si volesse degnare a risolvere l’ennesimo problema. Stiamo facendo rifornimento perché l’acqua della cisterna è finita e quindi siamo qui a prendere l’acqua almeno per lavarci i denti, perché per la preparazione del cibo usiamo l’acqua minerale».


