La visita si è inserita in un evento di alto profilo promosso dall’Ambasciata della Repubblica di Albania presso la Santa Sede a cui hanno preso parte numerosi sindaci dell'Arbëria calabrese
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Il Comune di Caraffa di Catanzaro, storica comunità di origine albanese, è stato tra i protagonisti di una significativa manifestazione in Vaticano, partecipando alla "Giornata Arbëreshë", evento di alto profilo promosso dall’Ambasciata della Repubblica di Albania presso la Santa Sede.
L'iniziativa ha voluto accendere i riflettori sulla ricchezza culturale, linguistica e storica delle comunità di origine albanese presenti in Italia, sottolineando il profondo legame che unisce queste minoranze alla loro madrepatria d’origine.
Una rappresentanza istituzionale e tradizionale
Una delegazione di sindaci arbëreshë calabresi, guidata dalla Console onoraria della Repubblica di Albania in Calabria Anna Madeo, ha preso parte all'udienza in Vaticano con Sua Santità Papa Leone XIV.
A rappresentare ufficialmente il Comune di Caraffa era presente un gruppo composto da figure istituzionali e civili, espressione dell'identità e della conservazione delle radici locali: la presidente del consiglio Comunale Serena Notaro, la vicepresidente dell’Associazione “Rranjiet Arbëreshe” Marianna Peta, le giovani Giusy Santoro e Roberta Graziano che hanno sfilato indossando con orgoglio il prezioso costume tradizionale arbëreshë di Caraffa
Il Comune, in una nota diffusa sui canali istituzionali dell'ente, ha espresso un sentito ringraziamento a S.E. Majlinda Frangaj, Ambasciatrice d’Albania presso la Santa Sede, e alla Console Onoraria per la Calabria, Anna Madeo, per il cortese invito e per la costante attenzione rivolta ai borghi arbëreshë della Calabria, custodi di una tradizione millenaria.
L'udienza con Papa Leone XIV
Il momento culminante della manifestazione è stata la partecipazione della delegazione all’Udienza con il Santo Padre, Papa Leone XIV. L'esperienza in Vaticano ha rappresentato un ponte ideale tra passato e presente, unendo la spiritualità universale del messaggio papale con la necessità locale di custodire le proprie radici e di costruire insieme una comunità più unita e solidale.


