Il prologo della seduta urgente è stato la surroga di Marco Polimeni, neo

Passafaro

consigliere regionale con Francesco Passafaro, primo dei non eletti in Forza Italia.

Poi ecco tornare all'attacco con nuove rimostranze la minoranza a causa delle frequenti mancanze d'acqua in tanti quartieri di Catanzaro.

A rispondere direttamente la società risorse idriche regionale.

Marati

«Mantenere tutta la rete a una pressione unica – ha detto in esclusiva ai microfoni del nostro Network LaC il direttore generale Sorical Giovanni Paolo Marati – significa sottoporla a degli stress che possono provocare delle perdite molto elevate. Quindi l'obiettivo è quello di creare dei distretti idrici e quindi dedicare ad ogni distretto idrico un livello di pressione adeguato proprio per ridurre le perdite idriche. Del resto – ha continuato in relazione pubblica –la situazione di Catanzaro non è poi così drammatica rispetto ad altre città visto che la città gode di una portata di 682 litri al secondo, il doppio rispetto ai parametri europei per una città di 82mila abitanti.»

Eppure naturalmente il diritto dei cittadini ad avere l'acqua va rispettato. A che punto sono i lavori?

«Come dicevo in sala – ha ribadito Marati - decisamente Catanzaro non è una città che in questo momento ha problemi di crisi idrica. Le risorse a monte dei serbatoi ci sono, la fornitura idrica direi che è regolare. Ci sono una una serie di problematiche, diciamo locali, relative a determinate zone della città che hanno dislivelli di distribuzione dei flussi idrici. Su Lido siamo già intervenuti e praticamente non dovrebbero più esserci carenze neppure in estate mentre in Centro città stiamo cooperando con il Comune per evitare le dispersioni e mutare alcuni allacci. C’è un impegno concreto da parte di Sorical di trovare delle soluzioni anche di medio termine per migliorare l'alimentazione idrica della città». 

L'assessore ai lavori pubblici Pasquale Squillace (PD)ha dettagliato rispondendo ai quesiti di Stefano Veraldi (Azione) sui numerosi interventi specificando che nei quartieri popolari le rotture sono spesso imputabili alla vetustà di serbatoi e condutture a carico dell'Aterp.E mentre le interruzioni idriche servono in qualche caso a scongiurare rotture, l'invito è alla collaborazione. «Occorre ridurre gli sprechi – ha chiosato Marati –  eliminare gli abusi e quindi fare un uso consapevole della risorsa idrica che è una risorsa preziosa». 

Un monito saggio ma difficile da spiegare a chi si alza presto tornando a casa a sera trova i rubinetti a secco.