
Riceviamo e pubblichiamo da Alessandra Lobello*
La frittata è fatta per il porto di Catanzaro la stagione estiva è a
rischio come non mai. L’ordinanza del Tar Calabria ci dice tante cose.
Anzitutto, cosa di cui non avevo mai dubitato, l’ufficio
amministrativo comunale ha agito correttamente e la pronuncia dei
giudici ha confermato che non poteva agire diversamente se non
adottare il provvedimento di mancato rinnovo della concessione
demaniale marittima per i due specchi d’acqua affidati alla Carmar. Un
atto assunto al costo di umiliazioni e offese avanzate da chi non ha
fatto nulla per evitare questo epilogo che danneggia i diportisti. E
veniamo al punto della questione. Come ho già detto pubblicamente, la
responsabilità è politica. Da novembre, cioè da quando si è avuto
conoscenza del verbale della Capitaneria di Porto in cui erano
evidenziati ‘abusi e difformità’, fino alla scadenza di gennaio, la
parte politica tutto ha fatto meno che compulsare la Carmar affinché
fossero sanati quei vizi (non insormontabili) e, conseguentemente,
garantire la continuità del servizio dei pontili. Ci sono stati
silenzi e condotte opache. Tanto che ancora attendo una chiara
risposta dal sindaco o dall’assessore al ramo a un quesito: come mai
la Carmar non si è difesa prima della scadenza della concessione,
inclusa quella provvisoria che aveva ‘allungato’ i tempi oltre
gennaio? La ditta voleva lasciare il porto di Catanzaro nonostante
l’investimento effettuato due anni fa? Oppure la stessa ditta aveva
avuto ‘garanzie’ politiche che tutto si sarebbe risolto, salvo poi
l’intervento inevitabile ‘dell’odiata’ burocrazia che ha semplicemente
fatto rispettare la legge? Che ruolo ha avuto il legale che ha scritto
le memorie aggressive per la Carmar indirizzate al Comune e che è
contemporaneamente uno dei più fidati “consulenti ufficiosi” del
sindaco Fiorita? Non è possibile sapere come e quando finirà la
vicenda Carmar, soprattutto se proseguirà il contenzioso legale, ma
qui e ora c’è il problema dell’attuale stagione estiva. Quali sono le
alternative del Comune? La Catanzaro servizi riuscirà nell’intento di
rendere operativo il terzo specchio d’acqua? E che fine hanno fatto
gli ulteriori passaggi burocratici per l’auto-concessione deliberata
dalla Giunta? Cosa diranno ai diportisti il sindaco e l’assessore?
Chiederò quanto prima la convocazione di una seduta ad hoc del
Consiglio comunale per discutere dei pontili. Almeno questo argomento
è di competenza comunale a differenza di altre materie sventolate
all’opinione pubblica solo per nascondere questo ennesimo disastro di
questa Amministrazione.
*consigliera comunale di Forza Italia